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Paroles: Avvolte Kristedha. La Memoria, Il Canto E La Marea.

A te che vaghi in mezzo alla tempesta
un passo dopo l?altro, un passo dopo l?altro
e non hai pietra ove posar la testa
le palpebre chiudi dolcemente
come il cigno fa con le sue ali
vorrei che in seno t?abitassero pensieri chiari
e il sangue tuo a fiotti ritmici scorresse piano

Dicono che la cattiveria
non viva da se nella natura
ma a volte siamo solo testimoni
di cio che e stato e piu non e

Sugli occhi ora tieni le mani
piangi
senza piu voce le tue parole
tra le macerie piangi

Quaggiu se nulla e certo che l?egoismo umano
e quanta cura mette nel truccarsi
e sciocco edificare se tutto va in rovina

Dicono che dall?esperienza
l?uomo impari da se quando ha memoria
ma a volte siamo solo testimoni
di cio che e stato e piu non e

Poca la luce
ora che il silenzio
al fianco tuo e seduto
ora che la mente tua
sa leggere oltre l?acqua torbida
Avvolte Kristedha