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Paroles: Herbert Pagani. Albergo A Ore.

Io lavoro al bar d'un albergo a ore
porto su il caffe a chi fa l'amore.
Vanno su e giu coppie tutte uguali,
non le vedo piu manco con gli occhiali...

Ma sono rimasto la come un cretino
vedendo quei due arrivare un mattino:
puliti, educati, sembravano finti
sembravano proprio due santi dipinti !

M ' han chiesto una stanza, gli ho fatto vedere
la meno schifosa, la numero tre...
E ho messo nel letto i lenzuoli piu nuovi
poi, come San Pietro gli ho dato le chiavi
gli ho dato le chiavi di quel paradiso
e ho chiuso la stanza, sul loro sorriso !

lo lavoro al bar di un albergo a ore
porto su il caffe a chi fa l'amore.
Vanno su e giu coppie tutte uguali
non le vedo piu manco con gli occhiali !

Ma sono rimasto la come un cretino
aprendo la porta in quel grigio mattino,
se n'erano andati, in silenzio perfetto,
lasciando soltanto i due corpi nel letto .

Lo so, che non c'entro, pero non e giusto,
morire a vent'anni e poi, proprio qui !
Me Ii hanno incartati nei bianchi lenzuoli
e l'ultimo viaggio l ' han fatto da soli:
ne fiori ne gente, soltanto un furgone,
ma la dove stanno, staranno benone !

lo lavoro al bar d'un albergo ad ore
porto su il caffe a chi fa l'amore...
lo saro un cretino ma chissa perche
non mi va di dare a nessuno la chiave del tre !
Pagani, Herbert