Paroles: Palla & Lana. Povertà.
Sta notte cedo il posto di mc intrattenitore e il costo di un discorso il cui morso ferma il cuore
imposto il beat di sid in repeat sul lettore sposto la mia mente mentre sosto alla stazione
cosi' mi do un comando at tipo modem lo spliff nella mano e sotto braccio un altro notes
la scrivo con ferocia come erode imprimo questo posto con la penna che lo esterna senza frode
giro per le strade di Milano semivuote e il mio piano per restare sano sulle sette note
il suo consumismo che poi sfocia nelle mode rimescola le immagini confuse dentro un codec
poche foto mosse mi offre le fila sull'asfalto dove chi non sfila soffre la fame le percosse
la vita dietro sbarre dopo sgami in storie grosse legami che ti portano alla morte
molte volte mi chiedo come faccia un uomo per il pranzo senza un cazzo in bisaccia
marcia sicuro mentre viaggia su una realta che lo scaccia e un futuro che lo schiaccia
Rit.chi ci sta lo sa cosa offre sta citta come soffre chi non ha opportunita
una mole di menzogne che nasconde verita rende buia ogni maceria tra miseria e poverta
So che colpisce dritto all'anima e l'ennesimo male che ci contamina ci lascia soli in camera a meta senza piu identita
La poverta c'e chi la vive e la combatte c'e chi la sfrutta ne fa un'arte e si copre le spalle
poi c'e chi soffre davvero e no tiene dinero divento nero se penso all'africa e Sarajevo
davvero tra un po? di anni come saremo? sara peggio al punto che sto mondo lo rimpiangeremo
per quanto mi riguarda ho qualche cicatrice di giorni senza aspettative ormai chiusi in qualche cornice
per me e difficile parlarne ora che il suo ricordo e sulla mia carne ora che ha toccato il mio sangue
In verita non tocca i figli di papa e dentro ogni citta e ti lancia nel vuoto come un para
in fondo ogni giorno e piu' buio perche si e spenta ogni pieta in mezzo a interessi di rottinculo
la miseria sfida l'amore e il suo calore la speranza la passione e si espande come un tumore c'e
chi non la vive e sa il suo nome c'e chi da una vita aspetta ancora di veder sorgere il sole
Rit.
imposto il beat di sid in repeat sul lettore sposto la mia mente mentre sosto alla stazione
cosi' mi do un comando at tipo modem lo spliff nella mano e sotto braccio un altro notes
la scrivo con ferocia come erode imprimo questo posto con la penna che lo esterna senza frode
giro per le strade di Milano semivuote e il mio piano per restare sano sulle sette note
il suo consumismo che poi sfocia nelle mode rimescola le immagini confuse dentro un codec
poche foto mosse mi offre le fila sull'asfalto dove chi non sfila soffre la fame le percosse
la vita dietro sbarre dopo sgami in storie grosse legami che ti portano alla morte
molte volte mi chiedo come faccia un uomo per il pranzo senza un cazzo in bisaccia
marcia sicuro mentre viaggia su una realta che lo scaccia e un futuro che lo schiaccia
Rit.chi ci sta lo sa cosa offre sta citta come soffre chi non ha opportunita
una mole di menzogne che nasconde verita rende buia ogni maceria tra miseria e poverta
So che colpisce dritto all'anima e l'ennesimo male che ci contamina ci lascia soli in camera a meta senza piu identita
La poverta c'e chi la vive e la combatte c'e chi la sfrutta ne fa un'arte e si copre le spalle
poi c'e chi soffre davvero e no tiene dinero divento nero se penso all'africa e Sarajevo
davvero tra un po? di anni come saremo? sara peggio al punto che sto mondo lo rimpiangeremo
per quanto mi riguarda ho qualche cicatrice di giorni senza aspettative ormai chiusi in qualche cornice
per me e difficile parlarne ora che il suo ricordo e sulla mia carne ora che ha toccato il mio sangue
In verita non tocca i figli di papa e dentro ogni citta e ti lancia nel vuoto come un para
in fondo ogni giorno e piu' buio perche si e spenta ogni pieta in mezzo a interessi di rottinculo
la miseria sfida l'amore e il suo calore la speranza la passione e si espande come un tumore c'e
chi non la vive e sa il suo nome c'e chi da una vita aspetta ancora di veder sorgere il sole
Rit.
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