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Paroles: Renato Zero. L'Italiana.

Non e il fascino ruffiano di una bandiera
la carezza di un dialetto, ne una melodia
una cucina cosi povera ma sincera
allora che cos'e che mi lega a te
Quella faccia strafottente, cosi italiana
di coraggio, di passione, di gelosia
stai nel recinto anche tu
in questo ghetto ci stai
per non vivere piu
che bell'esempio che dai...
Non rinuncero
io non sbarrero la porta...
non accettero
che la faccia mia sia un'altra ed io,
quanto ti ho amata pure io
ma questo cielo oltre che il tuo,
e pure il mio,
la stessa anima
piu malinconica, se questo e un oblio!
Da quel primo bacio dato senza pensare
nel timore che un amore ci porti via
migrazioni naturali quelle del cuore
valige che pesano
Non c'e terra non c'e mare che puo spiegare
quale mistica attrazione ci tiene qui...
pronti a soffrire cosi
sono secoli ormai
le differenze fra noi
le appianeremo se vuoi...
Madre anche tu
salva almeno le apparenze
tutti figli tuoi
dalla Sicilia fino in Piemonte, e io
se ti ho difesa lo sa Dio
ma il tuo pensiero non e piu limpido...
Folle nostalgico
vivo di questa mia utopia...cara democrazia
Non ci vedrai piu
tutti intorno a una bottiglia
non ci entriamo ormai
nel ritratto di famiglia, e tu
piu delirante di cosi
madre dimenticata li in un angolo
un ruolo scomodo
siamo davvero figli tuoi...cosi sicura sei...
Io ci spero sai...
Che quel silenzio arrivi, mai!