A FORZA DI CERCARE CADE GIU? IL BUONO E? BUONO MA IL MEGLIO E? MEGLIO SFIDI LA SORTE E GUARDA CASO PERDI TU ...PARLERAI PIANO PERO? TI SENTO! COME
cose belle I prati illuminati, i fiori gialli e bianchi Ma poi cade la neve e primavera non e piu Ma poi cade la neve e primavera non e piu Mi accuso
a forza di cercare cade giu? Il buono e? buono ma il meglio e? meglio Sfidi la sorte e guarda caso perdi tu Parlerai piano pero? ti sento Come la neve
un cortile bucando la terra dura e nuova come una spada, ma dove quelle piogge di primavera quando dormivi supina, e se ti svegliavo ridevi, poi piano
Francesco Sartori / David Foster / Alessio Bonomo La notai stava lA tra le foglie e i fiori Camminai verso lei che leggeva piano Mi notA? ma restA?
La notai stava la tra le foglie e i fiori Camminai verso lei che leggeva piano Mi noto ma resto ferma sul suo libro Scusi se siedo qua, prego si figuri
I suoi gesti sanno di Dominga, la gonna lieve nel vento, che danza piano nella sera bellissima gli occhi nel suo ricordo, non gliene parlo mai ma ci penso
Toccami,piano piano sono un fiore fragile che libera un profumo dolce e amabile se mi raccogli tutto finira. Bagnami, le gocce che si fermano sui petali
oh Lady dammi un bacio che dimentico il sapore oh Lady piano piano scivolando dentro te Lady e come un fiore che sboccia a primavera cammina per le strade
opache senza colore Si raccontano piano un amore italiano E poi mano nella mano si raccontano Che l'amore non e paura non e lasciarsi piano piano Che
, che cresce piano piano stringimi forte e stammi piu vicino se ci sto bene sara perche ti amo io canto al ritmo del dolce tuo respiro e primavera
non mi spingi giu Mandero piu in alto l'aquilone fino a non verderlo piu Vento mangerai nella mia mano come un passeroto stanco e poi Voleremo insieme piano piano
mi ha amato l'asino resta in piedi finche ha fiato ma quando rivedro la primavera saltarmi addosso come un'avventura scusatemi se scendero le scale c'e un piano
il silenzio e piove ... E venne l'estate del sorriso e sulla mia pelle vidi brillare il mare e il tempo consumare i giorni guardavo il mondo pian piano
di rado e si piangeva sul guado della lontananza. Occhi neri, che neri e che bianchi che sono i ricordi pendenti, che goggiolano piano e appena sulle
ai sogni di una domenica di neve di una giornata in cima ai monti. Per te che sai aspettare ancora il sole della primavera per te che mi sopporti piano